Al via 4° missione umanitaria Femor in Congo

L'iniziativa è realizzata con il contributo di Nuova Ascoti (sindacato nazionale ortopedici e traumatologi) e i fondi del 5 per mille della fondazione. Fino al 5 maggio prossimo, in collaborazione con i missionari Omi e la diocesi di Idiofa, previste lezioni teoriche e pratiche per la formazione ortopedica del personale sanitario di Idiofa. Circa 40 i corsisti e, nei primi giorni della missione, sono già stati visitati più di 30 pazienti.

E' partita la quarta missione umanitaria degli ortopedici della fondazione Femor nella Repubblica Democratica del Congo per la formazione ortopedica del personale sanitario di Idiofa, città a 700 Km da Kinshasa. La delegazione di Femor è formata da due medici (Federico Santolini e Antonino Trovato), un’assistente sociale con esperienza di cooperante (Barbara Musciagli) e da una volontaria (Paola Santolini). Fino al 5 maggio prossimo, in collaborazione con i missionari Omi e la diocesi di Idiofa, previste lezioni teoriche e pratiche con circa 40 corsisti. Nei primi giorni della missione, sono stati già visitati più di 30 pazienti.

“Il corso - spiega Michele Saccomanno, presidente Femor - ha lo scopo di formare sul territorio operatori specializzati nell’ortopedia e traumatologia in grado poi di curare le patologie dell’apparato locomotore. Il nostro prossimo obiettivo è dotare l’equipe medica, da noi specializzata, di una sala operatoria al fine di potere mettere in pratica le tecniche insegnate. Prima della partenza, abbiamo devoluto una prima tranche di aiuti economici da 5000 euro per gettare le basi della costruzione”.

“Per raggiungere questo risultato, la fondazione organizza ogni anno iniziative di raccolta fondi nelle scuole per far conoscere la nostra realtà e le nostre iniziative - aggiunge il presidente Saccomanno - Durante la missione verrà consegnato, oltre al materiale informativo oggetto del corso, anche materiale sanitario ortopedico (bende gessate, maglia tubolare, drenaggi, ferri chirurgici, ecc.) ricevuto in dono da parte di alcune aziende del settore”.

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