Dei giovani scooteristi picchiavano un adulto che li rimproverava per il fastidio e il pericolo che arrecavano ai bambini. Il Sindaco di Torre Santa Susanna, sen. Michele Saccomanno, stigmatizza il grave atto di bullesca intimidazione compiuta da ragazzotti maleducati. Saccomanno chiede collaborazione ai genitori per riprendere il senso del vivere civile nella nostra comunità. Non ci sono scusanti per i violenti, non ci sono scusanti per noi genitori.

Il sindaco ringrazia i carabinieri per il loro pronto intervento, ma chiede a vigili urbani e carabinieri stessi di essere presenti tra i cittadini, specialmente nei luoghi dedicati ai bambini, e, possibilmente a piedi, per richiamare alla collaborazione sociale tutti"

NAPOLI, 15 GIU - Il sen. Michele Saccomanno, promotore e relatore dell'indagine sullo stato della psichiatria in Italia, svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, nella scorsa legislatura esprime soddisfazione per la chiusura dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. "Da questo momento, i 'pazienti' se sono ammalati saranno curati, se delinquenti dovranno stare in altro luogo. E' uno scatto di dignita' che evitera' ergastoli bianchi. In questi anni, ci siamo vergognati nel visitare quei luoghi inumani di detenzione, oggi gioiamo che gli ultimi 'pazienti' hanno abbandonato quell'inferno. Uno Stato che si riforma ci incoraggia!", conclude la nota.(ANSA)

Michele Saccomanno e' il nuovo presidente della Societa' di Ortopedia e Traumatologia dell'Italia Meridionale ed Insulare (Sotimi). E' stato eletto durante l'assemblea generale dei soci svoltasi ad Alghero, nell'ambito del 109/o Congresso dal titolo "La mini-invasita' in ortopedia e traumatologia: luci ed ombre", e restera' in carica per il biennio 2016-2018.

"Confermare l'impegno per la societa' scientifica di essere una palestra professionale per i giovani ortopedici accompagnati da un costante confronto con chi ha maggiore esperienza e' uno degli obiettivi del mio mandato", ha dichiarato il neopresidente Saccomanno. (ANSA).

L'iniziativa è realizzata con il contributo di Nuova Ascoti (sindacato nazionale ortopedici e traumatologi) e i fondi del 5 per mille della fondazione. Fino al 5 maggio prossimo, in collaborazione con i missionari Omi e la diocesi di Idiofa, previste lezioni teoriche e pratiche per la formazione ortopedica del personale sanitario di Idiofa. Circa 40 i corsisti e, nei primi giorni della missione, sono già stati visitati più di 30 pazienti.

E' partita la quarta missione umanitaria degli ortopedici della fondazione Femor nella Repubblica Democratica del Congo per la formazione ortopedica del personale sanitario di Idiofa, città a 700 Km da Kinshasa. La delegazione di Femor è formata da due medici (Federico Santolini e Antonino Trovato), un’assistente sociale con esperienza di cooperante (Barbara Musciagli) e da una volontaria (Paola Santolini). Fino al 5 maggio prossimo, in collaborazione con i missionari Omi e la diocesi di Idiofa, previste lezioni teoriche e pratiche con circa 40 corsisti. Nei primi giorni della missione, sono stati già visitati più di 30 pazienti.

“Il corso - spiega Michele Saccomanno, presidente Femor - ha lo scopo di formare sul territorio operatori specializzati nell’ortopedia e traumatologia in grado poi di curare le patologie dell’apparato locomotore. Il nostro prossimo obiettivo è dotare l’equipe medica, da noi specializzata, di una sala operatoria al fine di potere mettere in pratica le tecniche insegnate. Prima della partenza, abbiamo devoluto una prima tranche di aiuti economici da 5000 euro per gettare le basi della costruzione”.

“Per raggiungere questo risultato, la fondazione organizza ogni anno iniziative di raccolta fondi nelle scuole per far conoscere la nostra realtà e le nostre iniziative - aggiunge il presidente Saccomanno - Durante la missione verrà consegnato, oltre al materiale informativo oggetto del corso, anche materiale sanitario ortopedico (bende gessate, maglia tubolare, drenaggi, ferri chirurgici, ecc.) ricevuto in dono da parte di alcune aziende del settore”.

"Il ddl sulla responsabilita' medica, attualmente in discussione al Senato, presenta numerosi aspetti positivi ed e' senza dubbio migliorativo delle leggi precedenti, ma contiene alcuni punti su cui occorre un'ampia riflessione". Ad affermarlo, durante l'audizione sul ddl Gelli svoltasi oggi in Senato nella XII Commissione Igiene e Sanita', e' Michele Saccomanno, presidente del sindacato ortopedici e traumatologi Nuova Ascoti e della Fondazione Femor (Fondazione per l'Educazione e il Management in Ortopedia), in rappresentanza anche di Siot (Societa' Italiana Ortopedici e Traumatologi), Otodi (Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri d'Italia) e Auot (Accademia Universitaria di Ortopedia e Traumatologia). "In primis - ha osservato - va assolutamente stabilita la definizione dell'atto medico, come piu' volte ripetuto dal presidente Giovanni Canzio. Noi, che lo abbiamo gia' proposto in altri provvedimenti, riteniamo che i tempi siano maturi per l'introduzione nell'attuale legge". Secondo Saccomanno, "le assicurazioni restano un capitolo incompleto.
Il medico deve poter avere la certezza di essere assicurato. La polizza non puo' essere disdetta alla prima nube dalla compagnia che deve garantire il professionista anche dopo il termine della carriera. E' importante ricercare - ha aggiunto - un percorso sicuro attraverso le societa' scientifiche che vanno riconosciute per legge e prevedere la nomina di Ctu con estrema competenza, adeguata ad ogni specifico caso giudiziario". Per Saccomanno risulta indispensabile, infine, "istituire un fondo sicuro e garantito per i danni da alea terapeutica e occorre un'attenzione alle garanzie dei colleghi che prestano la loro opera nella sanita' privata, perche' non tutelati dal contratto collettivo".

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